Piazza Archimede, nel cuore di Ortigia, è stata il palcoscenico naturale per la sfilata delle creazioni di moda realizzate nell’ambito del progetto Le Tele di Aracne, l’Accademia sartoriale nata un anno fa – in occasione del G7 a Siracusa – dal bisogno di “ricucire” storie diverse, partendo da un immobile confiscato alla mafia, trasformato in un laboratorio-showroom. Il progetto, finanziato dal Pon Legalità  2014/20 del Ministero dell’Interno, e fortemente voluto dal Comune di Siracusa, è destinato a giovani usciti da circuiti penali, alle donne vittime di violenza che vivono in case protette, ai soggetti a rischio marginalità. Perché grazie al lavoro anche loro avranno la possibilità di riscattarsi, di rinascere, di “ricucire” tutto quello che può essere recuperato. L’inclusione sociale è solo uno  degli obiettivi. Le creazioni realizzate in questa sartoria nascono, infatti, dall’utilizzo di abiti dismessi, oppure dei pregiati corredi della nonna. Il valore, quindi, della condivisione, del riciclo, dell’economia circolare per estendere il più possibile il ciclo di vita dei tessuti, ridurre i rifiuti e generare nuovo valore. 

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